Nell'era in cui il CLOUD la fa da padrone (e a giusta ragione), siamo portati a dimenticare che alcuni dati sono forse troppo sensibili per essere archiviati all'esterno della nostra azienda, e che alcune analisi dovrebbero tassativamente essere svolte all'interno.

Parte dei documenti aziendali possono senza dubbio essere visibili anche in esterno, senza nessun tipo di problema.
Alcuni dati invece, (i progetti, le offerte, le relazioni interne, le non conformità o contestazioni, i budget di spesa, l'elenco clienti.... magari con annotazioni varie) è opportuno che restino sui server interni all'azienda.

E' vero, ci sono le password, i dati sono criptati o crittografati (che poi non si sa esattamente cosa significhi), tutto al sicuro... 
ci sono però purtroppo anche hacker malintenzionati che potrebbero usare i nostri dati per scopi non sempre nobili...

Quindi, prima attenzione va fatta alla tipologia di dati che possono andare in mani esterne all'azienda.

Inoltre, mentre siamo tutti impegnati a trovare il giusto compromesso per avere l'archivio sicuro con il CLOUD migliore (ovvero quello che con il prezzo più basso ti offre il servizio più adatto), rischiamo di trovarci costretti a rinunciare a qualcosa...

Oggi effettivamente i servizi ci sono, e nel complesso sono comunque anche economici... ma i nostri software di gestione aziendale devono interfacciarsi con il CLOUD, devono poter gestire ancora tutti i dati che ora risiedono all'esterno...

Ed ecco quindi che la seconda attenzione va posta alla gestione interna dei dati:
non possiamo rinunciare alle nostre esigenze solo perchè con il nuovo CLOUD non riusciamo più!

Attenzione! Non sto denigrando i CLOUD (che anche personalmente uso e strauso per la serie di indubbi vantaggi)
Voglio solo sottolineare l'importanza di definire come alcune raccolte dati e alcune analisi, devono essere impostate sui server interni.

Non è importante il software utilizzato (autocostruito o acquistato da una software house), è importante avere le idee chiare sul fatto di non far trasparire dati sensibili.

Ecco che in questa ottica torna utile, se lo si sa usare, anche il nostro fantastico Microsoft Access 🙂